Canili italiani

a cura di Gaia Pesce, 5AC – Liceo Classico di Ordinamento

In Italia, secondo le statistiche del 2020, esistono oltre 1.000 canili, suddivisi in 356 canili sanitari, 671 canili rifugio e 89 strutture con funzioni miste di canile sanitario e rifugio. Queste strutture ospitano in totale quasi 70.000 cani.

Il canile sanitario è dedicato al recupero fisico dei cani abbandonati o randagi: offre loro una permanenza temporanea per verificare il microchip e valutare le loro condizioni.

Invece, il canile di rifugio funge da struttura a lungo termine per i cani non reclamati o adottati, offrendo loro un alloggio stabile. Il sovraffollamento nei canili italiani è un problema diffuso, soprattutto al sud, dove la questione dei cani randagi è particolarmente critica.

Purtroppo in estate l’abbandono è molto più frequente, a causa delle persone che partono per le vacanze e non sapendo dove lasciare i propri cuccioli, credono che lasciarli in strada sia la soluzione migliore. 

Ecco un link ad un video sulle reazioni dei bambini all’ipotesi di abbandono dei propri cani: https://youtu.be/0t8evh-zoMY?feature=shared

Le condizioni dei canili variano significativamente da una regione all’altra. Alcune strutture, gestite da associazioni animaliste e volontari, fortunatamente garantiscono cure eccellenti ai cani randagi, offrendo spazi adeguati, buona alimentazione e assistenza veterinaria affidabile. Tuttavia, in altre situazioni, si riscontrano gravi problemi di sovraffollamento, mancanza di fondi per la gestione degli ambienti e personale non specializzato.

Le principali criticità di cui sono vittime questi canili sono: 

  • Mancanza di fondi e personale qualificato.
  • Strutture in condizioni disumane e poco attrezzate.
  • Tempi troppo lunghi di permanenza dei cani, con conseguenze sulle loro condizioni psicologiche.

Adottare un cane da un canile è un atto di grande altruismo e porta altrettante responsabilità, ma porta con sé numerosi vantaggi:

  1. Salva una vita: molti cani sono abbandonati e maltrattati. Adottarli offre loro una seconda possibilità, trasformando una storia di dolore e tristezza in una di amore e speranza.
  2. Combatti il commercio illegale di animali: molti allevamenti non etici vendono cuccioli prima dei 60 giorni necessari per il loro sviluppo o cuccioli malati.
  3. Ti darà amore incondizionato: cani che hanno passato una vita difficile possono arrivare a dare grande fedeltà e affetto ai nuovi padroni.
  4. Risparmi: adottare un cane da un canile significa che è già sterilizzato, vaccinato e microchippato, riducendo così le spese veterinarie iniziali.
  5. Svuoti i rifugi: si riduce il problema di sovraffollamento. 
Il mio cane Barney

Adottare un cane è un atto di immenso amore. Per la mia comunione, la mia famiglia ha deciso di adottare un cane con l’aiuto dell’associazione S.O.S animali a Roma. Così è arrivato Barney, un cucciolo di Lhasa Apso di un anno, nella nostra casa. All’inizio è stato difficile costruire un legame di fiducia con lui: era sempre impaurito e non si lasciava avvicinare, probabilmente a causa di traumi passati. Non mangiava, non si lasciava coccolare o lavare, e fuggiva con la coda bassa se si trovava in mezzo alla gente, nascondendosi spaventato.

Con pazienza e dolcezza, sono riuscita a conquistare la fiducia di Barney, mostrandogli che ero lì per amarlo e prendermi cura di lui. Dopo quasi un anno, Barney è diventato estremamente affettuoso con me. Anche se con gli estranei ha ancora difficoltà a instaurare un legame, con la nostra famiglia è il cane più dolce del mondo. Trasformare Barney da un cane costantemente impaurito a uno che ama la sua casa mi ha riempito il cuore di gioia, come se fosse un figlio vero e proprio. I cani, indipendentemente dalla razza, sono esseri viventi pronti a donarti tutto l’amore del mondo se sei in grado di comprenderli.

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