a cura di Carlo Donati, 3BG – Liceo Linguistico Europeo, indirizzo Giuridico-Economico
Ogni anno, il 27 gennaio, si celebra la Giornata della Memoria, una ricorrenza fondamentale per ricordare le vittime dell’Olocausto e riflettere su ciò che è accaduto per evitare che simili tragedie si ripetano. È un’occasione importante non solo per studiare la storia, ma anche per capire le conseguenze dell’odio e della discriminazione.
Uno dei libri che più mi ha colpito su questo tema è La donna dal cappotto verde di Liliana Picciotto. Si tratta di una storia vera che racconta la vicenda di una madre ebrea, costretta a fuggire e a nascondersi per proteggere la sua bambina durante l’occupazione nazista. Il titolo si riferisce al cappotto verde della protagonista, un elemento simbolico che diventa un segno distintivo nella sua lotta per la sopravvivenza.
Quello che rende questo libro davvero speciale è il modo in cui trasmette le emozioni dei protagonisti: non è solo una storia di fuga e paura, ma anche di speranza e resistenza. La protagonista, come molte altre persone perseguitate durante la Shoah, dimostra una forza incredibile nel cercare di salvare sua figlia, nonostante il rischio costante di essere scoperta.
Leggere La donna del cappotto verde mi ha fatto riflettere molto su quanto sia importante conoscere il passato e mantenere viva la memoria di questi eventi. Spesso si pensa alla Shoah come qualcosa di lontano nel tempo, ma in realtà le discriminazioni e le ingiustizie esistono ancora oggi. Il libro non parla solo di sofferenza, ma anche del coraggio e della determinazione di chi non si è arreso.
In occasione della Giornata della Memoria, penso che leggere storie come questa sia un modo per onorare le vittime e capire il valore della libertà e della dignità umana. La storia di questa donna e di tante altre persone che hanno vissuto la stessa tragedia ci insegna che il passato non va dimenticato, perché solo così possiamo evitare di commettere gli stessi errori in futuro.
La Giornata della Memoria non è solo un evento scolastico o una data sul calendario, ma un invito a riflettere su ciò che significa essere umani e su quanto sia importante costruire un mondo basato sul rispetto e sulla tolleranza.
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