a cura di Giada Gentile, 4BG – Liceo Linguistico Europeo, indirizzo Giuridico-Economico e di Melissa Durigon, 4AM, Liceo Linguistico Europeo, indirizzo Moderno
“ROMA PITTURA EMERGENTE OGGI. A New Generation”
Partendo dal presupposto dell’ormai centralità della realtà digitale nella vita quotidiana di ciascuno di noi e ancor più del suo ruolo nella comunicazione e divulgazione di contenuti, nasce l’idea di una collaborazione tra il Collegio Pio X di Treviso e la 21 Gallery, cuore del Treviso Arts District.
“Pillole d’arte contemporanea” è il progetto del blog e podcast della scuola, “Il Pio Parlante”: i ragazzi partecipanti, a seguito di una visita alla mostra “ROMA PITTURA EMERGENTE OGGI. A New Generation”, hanno dialogato con i vari artisti ed hanno elaborato dei testi, che si potranno leggere nel blog, e delle interviste, che saranno ascoltabili su Spotify nel mese di maggio.
LUCI E OMBRE DEL QUOTIDIANO
Santa Lucia è la patrona di Siracusa e fu una martire cristiana degli inizi del IV secolo, periodo durante il quale l’Imperatore Diocleziano intraprese una violenta persecuzione religiosa.
Vi sono generalmente dei tipici attributi iconografici che rappresentano la santa nel corso della storia:
- la palma, simbolo di martirio;
- il giglio, che indica la verginità e la purezza;
- gli occhi, poiché una leggenda narra che se li sia strappati per donarli adun ragazzo che glieli aveva chiesti, affascinato dalla loro bellezza;
- la spada, strumento utilizzato per ucciderla;
- la torcia o la candela, anche per l’etimologia del suo nome, dal latino “lux”, luce.
Su un fondo nero, emerge la figura di una donna dei nostri tempi, con lunghi capelli rossi; tiene in mano un barattolo di vetro contenente i suoi occhi, mentre degli occhiali futuristici e con degli ingranaggi particolari le coprono le orbite.
Un’aureola di lampadine girate verso il basso incornicia l’immagine, senza fornire una vera fonte di luce, quasi come se quest’ultima fosse stata inghiottita dall’oscurità.
“Lucia” dell’artista Krizia Galfo ha perso i connotati della sacralità che siamo abituati ad attribuire ai ritratti dei santi: è una donna vera, che mostra quasi con fierezza i simboli della sua sofferenza.
Altri sono i modi per vedere nel buio che ci circonda, nell’oscurità della vita quotidiana: occhiali speciali che mettano in comunicazione il mondo esterno con l’anima di ciascuno di noi.
Sembra quasi l’istantanea della condizione umana, nel silenzio di una sofferenza taciuta e nascosta, ma nella consapevolezza di un destino inesorabile.
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