di Niccolò Selmin
Secondo una teoria, il caffè, una delle bevande più diffuse e comuni al mondo, avrebbe fatto cambiare profondamente il modo di vivere della società occidentale. L’uso di questa bevanda avrebbe così gettato le basi per lo sviluppo di movimenti culturali e sociali come l’Illuminismo, moltissime altre rivoluzioni e riforme scientifiche e tecnologiche.
“Ma com’è possibile che una semplice bevanda possa cambiare la mente di una persona o addirittura di una intera società?” In molti la pensano così, ma come dice il proverbio: “noi siamo ciò che mangiamo”; per quanto riguarda ciò che beviamo dovrebbe valere anche il doppio! Basti pensare che nel mondo vengono consumati circa 2,25 miliardi di tazze al giorno, costituendo così un impatto economico di 100 miliardi di dollari all’anno.
Per capire meglio questa teoria, però, bisogna prima sapere che cosa è il caffè e quali sono le sue origini nella storia della civiltà umana.
Il caffè che noi beviamo deriva dal seme dell’omonima pianta, il quale contiene tra le varie sostanze anche una droga: la caffeina (una droga è un qualsiasi agente chimico o biochimico che abbia un effetto attivo sul corpo o sulla mente). Proprio questo principio attivo è l’elemento chiave di questa teoria, in quanto ha un effetto eccitante e stimolante. Nella storia umana, però, il caffè non ha avuto nessun ruolo davvero importante fino al XV secolo, quando si scoprì che si poteva elaborare per creare una bevanda. Divenne popolare in Europa solo poco prima del 1600.
Nello stesso periodo, anche il tè veniva diffuso in Europa, quindi perché si parla di caffè e non di tè?
Semplicemente perché il tè era importato dalla Cina, molto lontana e con delle rotte commerciali più pericolose e costose rispetto a quelle dei paesi produttori di caffè ( L’Etiopia era la maggior produttrice di caffè dell’epoca) e per questo motivo era considerata una risorsa di lusso, molto costosa, quindi riservata all’alta società, mentre invece il caffè era più economico e si diffuse rapidamente in tutte le classi sociali.
Fino alla diffusione del caffè, in Europa le bevande sociali più comuni erano su base alcolica, e anche l’alcool è una droga, ma in questo caso con effetti rilassanti quindi opposti a quelli della caffeina.
Fino al 1600 si bevevano alcolici continuamente durante la giornata e se ne faceva un uso medio giornaliero altissimo, in particolare di birra. Però, con l’arrivo del caffè, la birra e altri alcolici sono stati in gran parte sostituiti come bevanda sociale.
Secondo la teoria, la sostituzione di una droga rilassante con una eccitante a livello sociale può causare un enorme cambio nella suddetta società, infatti secondo fonti ufficiali questo cambio coinciderebbe con una delle più grandi se non la più grande riforma sociale della storia d’Europa: l’Illuminismo, che portò la società occidentale da un’epoca “lenta” e con timidi sviluppi culturali o scientifici, il Medioevo, ad un’era di grande cambiamento.
Il caffè, se da un lato stimolò le menti, dall’altro generò anche un fenomeno di aggregazione sociale grazie alle caffetterie, dove grandi pensatori si riunivano a condividere e diffondere idee progressiste e occasionalmente pianificavano rivoluzioni sociali e politiche, come nel caso della rivoluzione Americana e quella Francese.
La teoria però si spinge anche oltre: infatti, concordando con alcune grandi menti odierne, il mondo di oggi è diventato sempre più triste e stressato, saremmo arrivati ad un “punto morto” dell’attuale stile di vita proprio come nel Medioevo; per questi teorici la società è sempre più pronta a cambiare la “droga sociale” e gli “indizi” porterebbero tutti verso una droga che in questo momento possiede già un mercato pari a quello del caffè e che in alcuni stati è già di utilizzo comune: la cannabis con i suoi derivati.
Attualmente, la cannabis e derivati sono certamente illegali in moltissimi paesi, proprio come lo sono stati l’alcool e il caffè in passato; oggi si stanno comunque rapidamente legalizzando in molte zone del mondo (Olanda, Canada, Sud Africa e certi stati degli USA) con un trend di consumo in crescita negli ultimi decenni.
Questi studi e teorie, seppur non completamente dimostrati, sono senz’altro molto interessanti e sembrano essere anche molto realistici Sicuramente, hanno un fondo di verità e, come è provato che certi tipi di cibo e diete abbiano corrispondenti effetti sul corpo umano, le “droghe” come l’alcool e la caffeina hanno diversi effetti sulla nostra mente e quindi anche sul nostro modo di pensare.
Il cambio di “droga” sembrerebbe essere imminente, secondo la teoria, ma il mondo non sembra attualmente pronto, soprattutto considerando i rischi e le incognite delle droghe come la cannabis. In ogni caso non sembra impossibile che fra qualche generazione la società sia pronta ad un cambio di stile di vita meno frenetico e più rilassato.
Lascia un commento