OGGI 27 GENNAIO 2025 NON DIMENTICHIAMO E NON DIMENTICHEREMO

a cura di Lucia Minotto, 5AC – Liceo Classico di ordinamento

Oggi, come accade ogni anno negli ultimi 25 anni, in Italia ricorre la Giornata della Memoria: momento in
cui viene richiesto a ciascun cittadino italiano e del mondo intero di ricordare e soprattutto di non
dimenticare. Difatti, la tragedia del Fascismo e dell’Olocausto deve risuonare sempre nelle menti di
ciascuno, in quanto uno dei momenti più oscuri della storia dell’umanità. È, pertanto, necessario e
doveroso che il nostro “ricordare” sia ogni giorno, in questa generazione e nelle prossime, per concedere
dignità alle vittime delle brutalità che sono state.
Tra i molti strumenti e fonti per comprendere e ricordare questa tragedia, la letteratura gioca un ruolo
cruciale. Un esempio straordinario è il romanzo “Storia di una ladra di libri” di Markus Zusak, che offre una prospettiva unica e toccante sulla vita durante il periodo nazista: un racconto di resilienza e umanità. La storia è ambientata in una piccola città tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale e narra la storia di Liesel Meminger, una giovane ragazza affidata a una famiglia adottiva. La particolarità del romanzo risiede nella sua narrazione: la storia è raccontata dal punto di vista della morte, che osserva con curiosità e malinconia le vicende umane. Questa prospettiva insolita amplifica la portata emotiva del libro, rendendolo una meditazione sulla vita, la morte e l’umanità. La protagonista, Liesel, scopre il potere salvifico, in quel momento di orrore, delle parole rubando libri in un contesto in cui la libertà di pensiero è oppressa.
Attraverso la lettura trova conforto, speranza e un modo per affrontare la brutalità che la circonda.
Subentra, poi, nel racconto il legame con Max, un giovane ebreo nascosto nella cantina della sua famiglia
adottiva, definendo così l’importanza della solidarietà e dell’empatia che sono esistite dietro alla violenza e all’oppressione.
“La ladra di libri” è più di una semplice storia: è un promemoria potente di come l’umanità possa sopravvivere anche nei periodi più terribili. In occasione della Giornata della Memoria, il romanzo invita a
riflettere sul potere delle parole: parole che possono distruggere, ma anche costruire ponti, educare e
preservare la memoria. La storia di Liesel e della sua famiglia adottiva è un esempio di come gli atti di
coraggio individuali possano opporsi al male sistemico. La lettura di questo romanzo è quindi un atto di
memoria in sé, un modo per non dimenticare le vittime dell’Olocausto e per trarre ispirazione dalle storie di resistenza e speranza.
Oggi, la Giornata della Memoria è un invito a non voltare le spalle alle ingiustizie e a rimanere vigili contro
ogni forma di discriminazione.

Leggere, condividere e ricordare sono azioni fondamentali per costruire un
futuro in cui tragedie simili non si ripetano: come insegna Liesel “il potere delle parole non ha limiti quando viene usato per il bene”.
Pertanto il rifiuto e la disapprovazione di ogni forma di oppressione e di qualsiasi forma del fascismo sono doveri circoscritti nella Costituzione Italiana ed ognuno di noi dovrebbe sentirli vivi dentro di sé.

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