IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE

a cura di Bianca Carnio, 4AM – Liceo Linguistico Europeo, indirizzo Moderno

Il film “Il bambino con il pigiama a righe”, diretto da Mark Herman e basato sull’omonimo romanzo di John Boyne, è un dramma toccante ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, uscito nelle sale nel 2008, durata di 93 minuti.
Berlino, anni Quaranta: la storia segue le vicende di Bruno, un bambino tedesco di otto anni, che si
trasferisce con la famiglia vicino a un campo di concentramento, a causa del lavoro del padre come ufficiale nazista.
Attraverso gli occhi di Bruno, il pubblico esplora l’orrore dell’Olocausto in modo innocente, grazie alla sua amicizia proibita con Shmuel, un bambino ebreo rinchiuso nel campo e riconoscibile dal suo “pigiama a righe”.

Questa amicizia, nata spontaneamente, mostra come gli ideali del Nazismo siano inconcepibile: i due bambini sono di etnie diverse ma il loro legame è così forte che porterà alla tragica conclusione del film.

Un finale drammatico e scioccante che mette in risalto l’assurdità e la crudeltà della guerra e della visione nazista.
Il film inoltre semplifica alcuni aspetti storici per concentrarsi sul messaggio emotivo.

Il bambino con il pigiama a righe è una storia straziante che consiglio vivamente poiché riesce
a trasmettere il dramma dell’Olocausto, lasciando gli spettatori segnati emotivamente.

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