a cura di Vittoria Denetto ed Emma Tallon, 3AC – Liceo Classico, Indirizzo di Ordinamento
Negli ultimi anni, il ruolo degli influencer nel marketing digitale è diventato sempre più rilevante, suscitando dibattiti sul fatto che fare gli influencer sia considerato un vero lavoro. Mentre alcuni vedono questa carriera come una nuova opportunità professionale, altri criticano il ruolo degli influencer sminuendolo e considerandolo più un passatempo che una professione.
Un influencer è una persona che ha costruito una community su una o più piattaforme
digitali, come Instagram, TikTok, YouTube e altre, e che, grazie alla sua capacità di generare contenuti creativi, riesce ad influenzare il comportamento, le opinioni o le scelte di acquisto del proprio pubblico. L’influencer ha quindi il potere di diffondere messaggi in grado di condizionare le decisioni dei consumatori, grazie alla sua reputazione e alla fiducia che il pubblico ripone in lui.
Questa capacità di influenzare è alla base di un settore in espansione, quello del marketing digitale, che ha visto la grande crescita dell’importanza degli influencer come canale promozionale. Spesso le aziende si rivolgono agli influencer per promuovere i loro prodotti e servizi, sfruttando la possibilità di raggiungere milioni di persone con un singolo post o video.
Secondo stime recenti, il mercato globale dell’influencer marketing è destinato a superare i 16 miliardi di dollari entro il 2024, evidenziando come questa professione stia diventando sempre più centrale nell’economia digitale.
Molto di ciò che viene percepito come un “passatempo” dagli osservatori esterni, in realtà, è il risultato di una pianificazione strategica e di un lavoro professionale che richiede una vasta gamma di competenze. Essere un influencer non si riduce a scattare foto o pubblicare un video quando capita. Al contrario, dietro ogni contenuto c’è un lavoro di progettazione, produzione e analisi.
Gli influencer devono essere in grado di generare contenuti visivi e testuali che siano coinvolgenti e pertinenti per il loro pubblico. Questo richiede competenze in fotografia, video-editing, e una buona conoscenza delle piattaforme social. Sono, inoltre, dei professionisti della gestione e della programmazione, pianificando i contenuti con attenzione, affinché siano immediati, rilevanti e in linea con le aspettative del pubblico.
La costanza nella pubblicazione è essenziale, così come la capacità di restare aggiornati sulle nuove tendenze. La costruzione di una relazione autentica con il pubblico è uno degli aspetti più importanti. Gli influencer devono rispondere ai commenti, interagire sui social, partecipare ad eventi, e in molti casi collaborare con brand e aziende per sponsorizzazioni e partnership.
In questo senso, un influencer diventa un professionista della comunicazione e del marketing, che sa come navigare l’ecosistema digitale e utilizzare al meglio le sue competenze per promuovere prodotti o servizi in modo efficace.
Come ogni professione, quella dell’influencer non è priva di difficoltà. Una tra queste è rappresentata dal pubblico che esige contenuti freschi, originali e tempestivi. La concorrenza tra influencer è agguerrita, e gli algoritmi delle piattaforme social cambiano frequentemente, influendo sulla visibilità dei contenuti. Questa incertezza può rendere la carriera di un influencer difficile da sostenere a lungo termine.
La vita privata di un influencer è costantemente sotto i riflettori, e ogni scelta o dichiarazione può essere intensificata e discussa. Questo espone gli influencer ad una notevole pressione psicologica, che può tradursi in stress e ansia.
Un esempio di questa vulnerabilità è il caso di Chiara Ferragni, che ha suscitato polemiche nel 2020 con un video in cui definiva il pandoro una “tradizione” della sua famiglia, generando critiche
per aver associato il dolce a una tradizione che, in realtà, è legata a Verona.
La carriera di un influencer, per quanto sia ben retribuita, è spesso breve. La popolarità può arrivare rapidamente, ma altrettanto velocemente svanire. Le dinamiche social, come i cambiamenti negli algoritmi o l’emergere di nuovi influencer, rendono il successo incerto e talvolta effimero.
Il guadagno di un influencer può variare enormemente a seconda del numero di follower, dell’engagement e delle collaborazioni con i brand. I grandi influencer, con milioni di follower, possono arrivare a guadagnare centinaia di migliaia di euro per un singolo post sponsorizzato. Tuttavia, per chi ha un seguito più contenuto, la monetizzazione può essere più difficile e spesso richiede una diversificazione delle fonti di reddito.
Molti influencer, infatti, guadagnano anche attraverso i corsi online, le sponsorizzazioni di piccole realtà o la vendita di propri prodotti. Alcuni, come Ferragni, sono riusciti a creare vere e proprie imprese digitali, con marchi propri e collaborazioni a lungo termine. Tuttavia, non tutti riescono a replicare lo stesso successo e molte figure emergenti sono costrette a cercare nuove modalità di guadagno.
Dunque, sebbene molti vedano questa professione come “non convenzionale” o addirittura frivola, in realtà si tratta di un lavoro che richiede competenze professionali, dedizione e una notevole capacità di adattamento. Nonostante non sia un lavoro tradizionale, l’impatto che gli influencer hanno sull’economia digitale è ormai indiscutibile, tanto che molti sono riusciti a trasformare la loro popolarità in vere e proprie imprese.
Chi riesce a farlo con professionalità può considerarlo una vera carriera, con tutti i pro e i contro di un mestiere moderno e in continua evoluzione.
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