a cura di Emma Sacchini, 1CA – Liceo Linguistico Europeo, indirizzo Artistico-Letterario
Sapete come si restaura un dipinto? Fino a qualche giorno fa nemmeno io, ma grazie ad un’uscita con la scuola ora lo so: sono stata infatti alla Pinacoteca di Brera di Milano. Si tratta di una galleria nazionale d’arte antica e moderna, un museo nel quale sono presenti soprattutto opere venete e lombarde, ma che, grazie a donazioni, contiene anche opere dalla preistoria fino all’arte contemporanea.
Una sua caratteristica è anche la presenza di capolavori di diverse scuole italiane: toscana, lombarda e veneta.
Ciò deriva dalla pianificazione del museo fin dall’età napoleonica: infatti, all’epoca, questo museo, secondo Napoleone, doveva diventare la versione italiana del Louvre di Parigi.
Un’altra importante caratteristica della Pinacoteca di Brera è quella di possedere un laboratorio di restauro, al centro del museo, nel quale esperti del settore effettuano, di fronte al pubblico, restauri e interventi conservativi per garantire lo stato di conservazione dei dipinti.
Questo laboratorio è stato inaugurato nel 2002 per restaurare un dipinto di dimensioni straordinarie: la “Pala di San Domenico” di Pesaro, di Giovanni Gerolamo Savoldo; da allora, la struttura ha ospitato sempre opere di grandissimo formato, il cui restauro è stato quindi visto in diretta dagli spettatori.
Si tratta di una struttura unica nel suo genere, perché è dotata di una piattaforma che permette di raggiungere tutte le porzioni delle opere di grande formato; ci sono inoltre degli aspiratori che risucchiano i vapori dei solventi utilizzati e altri dispositivi tecnici che consentono lo svolgimento ottimale delle operazioni di restauro.
Per restaurare un quadro vengono attuati diversi processi, tra i quali è importante la pulitura delle sostanze che rovinano il quadro: per far ciò, vengono selezionate delle miscele di solventi testate in modo progressivo sulla superficie dell’opera, per scegliere il miscuglio che possa assicurare un ottimo risultato in modo controllabile e selettivo. Poi viene dato un ritocco pittorico prima della restituzione del quadro al pubblico del museo.
Il restauro viene preparato attraverso alcuni studi effettuati in un laboratorio: si realizzano alcune indagini per capire la tecnica esecutiva dei dipinti e alcuni elementi della storia conservativa dei quadri. Inoltre, attraverso il computer, si possono vedere i dettagli o le caratteristiche di un dipinto ad alto ingrandimento. Attraverso delle operazioni specifiche, si possono avere informazioni sulla tecnica esecutiva, in particolar modo sul disegno preparatorio impiegato per realizzare la tavola.
Altre indagini aiutano l’identificazione di alcuni pigmenti e la differenziazione delle sostanze soprammesse: vernici, ritocchi e patinature alterate che sono oggetto di operazioni di pulitura e restauro.
Questo è il procedimento con cui si esegue un restauro alla Pinacoteca di Brera…Se ne volete sapere di più andate sul loro sito: https://pinacotecabrera.org
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