a cura di Duccio Roberto Scodellaro, 3AM – Liceo Linguistico Europeo, indirizzo Moderno
Buongiorno a tutti! Ho deciso di chiamarmi con un soprannome tratto da un videogioco: sarò Vittorio – Vito per gli amici – Scaletta e da oggi in poi, miei cari lettori, vi parlerò del mondo fumettistico, dei film e delle serie televisive, cominciando a raccontarvi dell’esperienza vissuta al Lucca Comics di quest’anno.
I biglietti del Lucca Comics mi sono costati in totale sui 54 euro circa per i giorni 30 e 31 ottobre e naturalmente questi 2 giorni non sono bastati, perché c’erano molti padiglioni da visitare e la gente era parecchia, infatti la fila per un padiglione che avrei voluto visitare era lunga più o meno mezzo chilometro e ho dovuto lasciarlo da parte perché mi sarei perso tutto il resto.
Essendo una persona a cui piace molto il mondo della fantasia, per questo evento ho deciso di fare il cosplay del maestro Kakashi Hatake, un personaggio della serie animata giapponese chiamata Naruto.
Ora, per chi non lo conoscesse, questa figura è uno dei maestri ninja più forti della serie, è il maestro del protagonista “Naruto Uzumaki” e dei suoi compagni “Sakura Haruno e Sasuke Uchiha” ed è stato a sua volta allievo del padre di quest’ultimo, il Quarto Hokage Minato Namikaze. Grazie al suo Sharingan, “un’abilità innata che permette di avere degli ottimi riflessi e di copiare i movimenti e le tecniche di un avversario”, viene soprannominato “il ninja copiatore” o “Kakashi dello Sharingan”.
Torniamo ora alla questione Lucca Comics.
Nei padiglioni, la maggior parte dei fumetti erano giapponesi “detti manga”, ed erano presenti anche delle statuine da collezione di personaggi di serie famose giapponesi come Demon Slayer, Dragon Ball, Naruto e molte altre; vi erano poi giochi da tavolo e anche oggetti da collezione, come armi “finte” sempre di personaggi della fantasia molto famosi.
In altri padiglioni si poteva assistere alle presentazioni dei film o delle serie in uscita nei mesi successivi, come ad esempio la serie Netflix “Mercoledì”, basata sulla famiglia Addams e prodotta da Tim Burton, oppure come il film “One piece: Red”, tratto dall’omonima serie giapponese One piece.
Altri padiglioni erano a tema, diversi l’uno dall’altro.
Parlando di cosplay, la maggior parte era di personaggi giapponesi, il che non dovrebbe stupirvi perché il cosplay è nato e tramandato proprio dal Giappone.
E’ una tradizione interessante: io stesso sono stato fermato più volte per scattare foto e commentare il personaggio che avevo deciso di rappresentare!
Spero di avervi incuriositi in merito al mondo del Lucca Comics: chissà, magari il prossimo anno ci incontreremo all’evento!
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