Cari lettori, pochi giorni fa abbiamo avuto modo di approfondire uno dei capolavori della letteratura greca: la tragedia “Antigone” di Sofocle.
La prof.ssa di Lettere Classiche Chiara Coghetto ha tenuto per tutti gli studenti del Liceo Classico della scuola una lectio magistralis in preparazione all’uscita didattica a teatro di venerdì 1 aprile.
In quest’occasione, la professoressa ha messo in luce gli elementi principali del teatro antico e si è poi soffermata sui punti cardine dell'”Antigone”, una storia strutturata su opposti: amore e morte, legge della città e legge degli dei, maschile e femminile, gioventù e vecchiaia.
Un insanabile conflitto che ha come riflessione centrale quella sull’uomo: «πολλὰ τὰ δεινὰ κοὐδὲν ἀνθρώπου δεινότερον πέλει» (v.333). Raffaele Cantarella ha tradotto queste parole così: “Molte sono le cose mirabili, ma nessuna è più mirabile dell’uomo” , dove “mirabile” ha un significato positivo e negativo alla stesso modo.
Per quanto riguarda l’incredibile esperienza a teatro, abbiamo avuto modo di assistere ad un’interpretazione in chiave moderna dell'”Antigone” di Sofocle, prodotta dal Teatro Europeo Plautino, con l’adattamento e la regia di Cristiano Roccamo e l’interpretazione di Giorgia Penzo.
Una sola attrice per tutto lo spettacolo e per tutti i ruoli: qualcosa di insolito, ma anche di particolarmente stimolante. Si è trattato infatti di una rilettura degli eventi da parte della coscienza della protagonista, Antigone, che ha ripensato alle sue esperienze, ha rivissuto la tragica sorte della sua famiglia, le sue scelte e la sua tragica fine.
Siete curiosi di conoscere qualcosa di più in merito alla storia del teatro greco e dell'”Antigone”? Vi invitiamo ad ascoltare le parole della prof.ssa Coghetto nel Podcast della nostra scuola al seguente link:
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