A cura di Giada Gentile ed Elisa Giraldo (3 BG, Linguistico Giuridico-economico)
Cari lettrici e lettori, chi di voi non conosce Venezia?
Città unica al mondo, nota a tutti per le straordinarie meraviglie che ospita, nel periodo di febbraio prende vita ancor di più per i mille colori che la contraddistinguono: si festeggia il Carnevale!
Il Carnevale di Venezia è una famosissima ricorrenza che si celebra dal 1296, quando il Senato della Repubblica dichiarò festivo il giorno prima dell’inizio della Quaresima.
Le tradizioni veneziane fanno riferimento agli antichi usi risalenti all’età greca e romana che sono stati poi plasmati per gli interessi della società veneziana: la popolazione necessitava infatti di un periodo per potersi dedicare alla gioia e al divertimento senza che le differenze economiche potessero rappresentare un limite per molti.
Ecco perché al Carnevale di Venezia è sempre stato associato l’uso delle maschere: il travestimento fungeva da mezzo attraverso il quale, per un breve periodo, le persone potevano staccarsi dalla loro condizione economica senza essere derise per questo.
Durante la festa di Carnevale si organizzavano eventi di ogni tipo: rappresentazioni teatrali, esibizioni di giocolieri e misteriosi e intriganti balli in maschera nelle sontuose corti della città.
Tutto questo contribuì alla consacrazione immortale del Carnevale veneziano, famoso già nell’Europa del XVII secolo.
Le celebrazioni di solito iniziano il sabato che precede il Giovedì Grasso e durano undici giorni, fino al Martedì Grasso. Sono diversi gli eventi tradizionali che la città prevede, tra cui il Volo dell’Angelo e la Festa delle Marie.
Quest’ultima, interrotta per alcuni anni come ricorrenza, è stata poi ripristinata nel 1999 e consiste in un corteo di barche ornate di festoni, addobbi e musica che conducono fino a piazza San Marco “le dodici Marie”, ovvero le ragazze più belle di Venezia. Viene poi eletta la più bella che diventa la Maria dell’anno e vince un premio.
Il Volo dell’Angelo, detto anche “Volo della Colombina”, è un’antichissima tradizione veneziana che però ha avuto diverse evoluzioni. Tradizionalmente, la vincitrice del concorso delle Marie dell’anno precedente si lanciava dal campanile di San Marco attaccata ad una fune e raggiungeva il Palazzo Ducale. Dopo un tragico incidente, la ragazza è stata sostituita da un manichino con al suo interno fiori e coriandoli che poi vengono liberati sopra alla folla che assiste all’evento.
Ovviamente i più golosi non possono non assaggiare le tipiche “fritole” veneziane, delle tonde frittelle all’uvetta, e le castagnole, anch’esse soffici dolcetti fritti.
A conclusione della gioiosa festa, durante il pomeriggio del Martedì Grasso si possono ammirare i fuochi d’artificio che illuminano piazza San Marco.
Almeno una volta nella vita, vale davvero la pena partecipare al Carnevale di Venezia immergendosi nei costumi, nelle tradizioni e soprattutto nella gioia di questa splendida città.
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