Fatti arcinoti, ma raccontati con occhi diversi. Se fossero esistiti i giornali in tempi non sospetti, come avrebbero raccontato episodi conosciuti da tutti direttamente il giorno dopo rispetto all’evento? Benvenuti su cronaca d’altri tempi: un mix tra storia, scrittura creativa e giornalismo!
L’imperatore è stato ucciso da più di 20 coltellate
di Gabriele Carniel, IGCSE 1
L’imperatore è stato ucciso mentre sedeva nel suo trono alla Curia del teatro di Pompeo. Si è diretto lì per discutere di nuove leggi e nuovi ruoli all’interno dell’ordinamento politico. Sono stati circa 70 senatori ad attaccarlo e a trafiggere il corpo con più di 20 coltellate, divise tra petto, pancia e volto.
Il fatto è avvenuto ieri, il 15 marzo, alle 8 di mattina alla Curia del teatro di Pompeo, una delle numerose aule per le riunioni del Senato. Gaio Giulio Cesare, meglio conosciuto come Giulio Cesare, stava discutendo riguardo alla costruzione di un teatro nuovo accessibile a tutti quando, all’improvviso, è stato attaccato alle spalle da chi ha guidato questa rivolta in nome della tradizione repubblicana di Roma. Gaio Cassio, sferrando il primo colpo, ha dato il via all’attacco, seguito da altre venti coltellate che hanno fatto spegnere, a soli 46 anni, il nostro imperatore, passato a miglior vita in buona compagnia di Apollo e Giove che tanto aveva venerato quando era in vita ed ora pronti ad accoglierlo. Non sono stati solo i Pompeiani ad attaccarlo ma anche chi, dopo tutti questi anni, gli era stato vicino. Questa cerchia, arrivata al limite e persuasa dall’invidia e dalle delusioni per mancanza di ricompense e successo, ha dato vita all’atto brutale. Gli assassini, i senatori, si consideravano custodi e difensori della tradizione e dell’ordinamento repubblicano e, per la loro cultura e formazione, erano contrari a ogni forma di potere personale. Dunque con il timore che egli diventasse re, sarebbe stato meglio per il bene dell’Impero Romano fermare il desiderio di grandezza che aveva contraddistinto Giulio Cesare anche prima di diventare imperatore. Dopo l’uccisione Il cadavere è rimasto per qualche tempo nel Senato Romano, fino a che non è stato su una lettiga e portato altrove. Il corpo è stato “violato” per capire le cause di morte. I senatori hanno dimostrato la massima trasparenza fino a quando Decimo Bruto ha rilasciato una dichiarazione che ha lasciato spiazzati noi cittadini: “Noi senatori, tutti insieme, abbiamo deciso di uccidere Gaio Giulio Cesare per il bene di tutto l’Impero Romano”. C’è un altro membro del senato, che ha voluto mantenere l’anonimato, che ha rilasciato una testimonianza diretta, di un testimone dell’omicidio. “Quella di ieri è stato un momento che passerà alla storia e d’ora in poi i romani non potranno che ringraziarci. Anche chi era più lontano da Cesare voleva avere la sua vendetta. C’era chi lanciava coltelli, vasi o chi lo voleva far soffrire semplicemente a mani nude”. Dichiarazioni molto importanti e, a tratti, sconvolgenti. Ora i senatori stanno cercando una soluzione alla posizione di Imperatore valutando le alternative possibili. Seguiranno aggiornamenti sul successore e sulla situazione giudiziaria, se dovesse accadere qualcosa in termini legali.
troppo bello, sembra sia successo ieri